ALBINOLEFFE-DOLOMITI BELLUNESI 2-2
GOL: pt 20’ Svidercoschi su rigore, 43’ Toci, 51’ Agosti; st 30’ Lombardi.
ALBINOLEFFE: Baldi; Boloca (st 32’ Ambrosini), Potop, Sottini; Barba, Parlati, Mandelli (st 18’ Sarr), Agostinelli, Giannini (st 32’ Garattoni); Lombardi, Svidercoschi (st 18’ Sali) (in panchina: Di Chiara, Astrologo, Paganessi, Angeloni, Toma, Bonfanti, Lupinetti, Borghi, Brighenti, Lekaj). Allenatore: G. Lopez.
DOLOMITI BELLUNESI: Consiglio; Barbini, Milesi, Gobetti; Alcides, Burrai, Brugnolo, Mignanelli; Agosti (st 13’ Marconi), Clemenza (st 26’ Mutanda); Toci (st 26’ Olonisakin) (in panchina: Abati, De Paoli, Akpam, Saccani, Piazza, Antonello, Tavanti). Allenatore: N. Zanini.
ARBITRO: Dario Acquafredda di Molfetta (assistenti: Giovanni Pandolfo e Thomas Storgato di Castelfranco Veneto; quarto ufficiale: Roberto Lovison di Padova).
NOTE. Spettatori: 635. Angoli: 7-2 per l’AlbinoLeffe. Ammoniti: Potop, Parlati, Gobetti. Espulso: pt 50’ Comi (vice allenatore dolomitico) per proteste. Recupero: pt 8’; st 6’.
Una storia, di solito, finisce con un punto. Ma, in questo caso, inizia. È la storia della Dolomiti Bellunesi, nel grande romanzo del campionato di Serie C SkyWifi: a Zanica, termina in pareggio una sfida caratterizzata da emozioni e cambi di scenario. Come in chiusura di primo tempo, quando la compagine di Zanini si ritrova sotto di una rete (su rigore, in seguito alla chiamata dell’FVS) e graziata da un legno, ma trova la forza di ribaltare il punteggio con un uno-due da urlo, timbrato Toci e Agosti. Poi, nella ripresa, l’ultimo guizzo è dell’AlbinoLeffe. E i dolomitici pareggiano pure il conto dei pali. In definitiva, il punto è positivo. Perché muove la classifica e fa risaltare il carattere di una squadra che, al primo giro di valzer in terza serie, dimostra di avere le carte in regola per danzare. Nel frattempo, domenica prossima è in programma l’esordio “casalingo”. E l’aggettivo è inevitabilmente tra virgolette, se è vero che, in questa fase iniziale, le sfide interne andranno in scena allo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda. L’avversario sarà il Novara.
BURRAI, FASCIA E REGIA – C’è una sola variazione rispetto all’undici sceso in campo a Brescia per il battesimo di Coppa Italia. Perché Burrai prende posto in cabina di regia e indossa la fascia da capitano, mentre si accomoda in panchina Olonisakin. Davanti, Toci agisce da unica punta, sostenuto dal tandem Agosti-Clemenza. In mediana, invece, è confermato Brugnolo, così come il duo Alcides-Mignanelli sulle fasce. E anche il pacchetto arretrato è lo stesso del Rigamonti.
GOL DELL’EX – L’inizio dolomitico è nel segno della personalità. Tanto è vero che le prime due conclusioni sullo specchio sono di Agosti e Mignanelli, nei 16’ d’avvio: in entrambe le circostanze, Baldi si fa trovare pronto e para centralmente. Tuttavia, per la formazione di Nicola Zanini è fatale la chiamata al Football Video Support. Perché Gobetti, in area, tocca Parlati: per l’arbitro è rimessa dal fondo, ma la scelta iniziale viene rivista al monitor. Il contatto c’è: è rigore. E, dal dischetto, Svidercoschi confeziona il più classico dei gol dell’ex. Dopo il vantaggio, i padroni di casa acquisiscono si fiducia e cercano il raddoppio con Lombardi (Consiglio respinge in tuffo) e Boloca, sul cui colpo di testa è provvidenziale Barbini, appostato lungo la linea e abile a respingere, mentre Mandelli centra la traversa al termine di un pregevole spunto.
RASOIATA – Il finale di tempo, però, è tutto dolomitico. A 2’ dallo scadere, Mignanelli serve al volo uno splendido pallone nel cuore dell’area di rigore: Toci prende l’ascensore e, di testa, infila sotto la traversa. Come a Brescia: un déjà vu. Da applausi. In più, al sesto minuto di recupero, Agosti approfitta di una corta respinta della difesa bluceleste: stop di petto, rasoiata precisa e sfera nell’angolino. Il sorpasso è perfezionato.
BRIVIDO – In apertura di ripresa, si lancia subito in avanti l’AlbinoLeffe, ma il brivido lo procura Alcides, che sfonda a destra e lascia partire una gran staffilata: sul fondo. E Clemenza, dalla distanza, solletica i riflessi di Baldi. La Dolomiti Bellunesi sembra in controllo. Almeno fino alla mezz’ora, quando Lombardi sfrutta un cross dalla sinistra e devia in modo vincente, all’altezza del secondo palo: 2-2 e situazione di nuovo in equilibrio. Anche se Alcides prova a rimettere la freccia, con una girata in area, deviata, che va a stamparsi sul palo. Infine, l’ultima passeggiata al monitor, per un possibile penalty su Gobetti, si rivela vana: il pareggio è definitivo.