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BRA-DOLOMITI BELLUNESI 3-1

GOL: pt 12’ Pautassi, 32’ Giallombardo, 46’ Minaj; st 36’ Diallo.

BRA: Ribero, Sganzerla (st 1’ Quitadamo), Giallombardo (st 1’ Chiabotto), Tuzza (st 1’ Gerbino), Aloia, Pautassi, Mawete (8′ st Cannatelli), Zanon, Legal, Minaj, Perseu (st 25’ Capraro) (in panchina: Tos, Rosa, Costantino). Allenatore: F. Nisticò. 

DOLOMITI BELLUNESI: Mbaye, Capacchione (pt 40’ Mizane), Mazzali, Pegoraro (st 40’ Schenal), Chiesa, Tiozzo, Fagan, Cossalter, Diallo, Marangon (st 1’ Olonisakin), De Paoli (st 40’ Vintila) (in panchina: Carraro, Parlato, Trevisson, Masut, Brugnolo). Allenatore: N. Zanini. 

ARBITRO: Filippo Balducci di Empoli (assistenti: Andrea Lattarulo di Treviglio e Giovanni D’Amico di Lamezia Terme). 

NOTE. Spettatori: 300 circa. Nessun ammonito. Recupero: pt 2’; st 2’.

La SSD Dolomiti Bellunesi saluta la Poule Scudetto e, di riflesso, una stagione indimenticabile: quella che ha riportato il calcio provinciale nel professionismo, a distanza di vent’anni. La fase post campionato, legata alla corsa al tricolore di serie D, era soprattutto un premio per ciò che i ragazzi di Nicola Zanini hanno conquistato sul rettangolo verde, lungo un percorso esaltante: iniziato il 1. settembre 2024, con il primo turno di Coppa Italia, a Treviso, e concluso a Bra, dopo otto mesi e mezzo ad alta intensità. È chiaro che, con un numero considerevole di partite nelle gambe (38 solo di campionato, oltre alle 4 di coppa e alle 2 della post season, per un totale di 44 sfide ufficiali) e diversi acciacchi, non si poteva chiedere di più a un gruppo che ha dato, e raggiunto, il massimo. E che ora può godersi il meritato riposo, prima di immergersi nell’avventura di Serie C. Stacca il biglietto per le semifinali, invece, il Bra, capace di chiudere il triangolare a punteggio pieno. E di rifilare un tris sia all’Ospitaletto, sia ai dolomitici, cui non basta il sigillo di Diallo. 

A TAVOLETTA – Rispetto al confronto di mercoledì scorso, allo Zugni Tauro, sono tre le variazioni all’undici d’avvio: la scelta sul più giovane dei fuoriquota, classe 2006, ricade su Leonardo Pegoraro, mentre Capacchione agisce lungo la corsia di destra e, in attacco, si rivede il vice capocannoniere del girone di campionato: Jack Marangon. Ma a partire “a tavoletta” sono i padroni di casa. Tanto che, all’11’, Mbaye deve subito intervenire in maniera provvidenziale sul velenoso sinistro di Giallombardo e, un minuto più tardi, nulla può sulla deviazione di Pautassi, nel cuore dell’area di rigore, in seguito a un tiro dalla bandierina scoccato da Tuzza. È il 12’.

IMPRONTA PIEMONTESE – Lo stesso portiere di origini senegalesi blocca in due tempi un colpo di testa di Aloia, mentre la retroguardia “mura” un sinistro a botta sicura di Giallombardo. Il quale troverà poi il bersaglio, poco oltre la mezz’ora, con un gran tiro dalla distanza. E, a ridosso dell’intervallo, Mbaye si supera su Minaj e Zanon. Ma Minaj si prende la rivincita, in pieno recupero, e cala il tris. Insomma, la prima frazione è di chiara impronta piemontese. Talmente chiara, che la ripresa non ha più molto da offrire. Perché l’intero match è ormai segnato. Anche se la SSD Dolomiti Bellunesi prova a riaprire il discorso. O, quantomeno, a trovare il gol del bandiera. Soprattutto per merito del neo entrato Taiwo Olonisakin: dopo aver saltato il portiere in uscita, l’attaccante nigeriano si vede negare la gioia personale da Quitadamo, protagonista di uno splendido salvataggio sulla linea. Ancora Taiwo impegna poi severamente l’estremo difensore Ribero, decisivo pure sulla stoccata di De Paoli. Ma la rete finalmente si gonfia a 9’ dallo scadere, quando l’onnipresente Olonisakin serve a Diallo il pallone del 3-1. Cambia il punteggio, non la sostanza: il Bra si qualifica, i dolomitici escono di scena tra gli applausi. 

LA PAROLA AL MISTER – «Siamo arrivati un po’ scarichi, ma abbiamo cercato di onorare l’impegno – è il commento di mister Zanini -. Molti ragazzi erano ormai in riserva, ma non smetterò mai di ringraziarli: hanno portato a termine un’impresa incredibile». Buona, comunque, l’interpretazione della ripresa: «La prima frazione si è rivelata piuttosto “episodica” e, in generale, il match si è sviluppato sotto ritmo. Ci siamo espressi meglio nel secondo tempo, quando abbiamo avuto il merito di segnare con Diallo: lo “Sceriffo” è riuscito a lasciarsi alle spalle un girone d’andata difficile, per dei problemi fisici. E, nel momento in cui è entrato in forma, ha espresso il suo potenziale in maniera eclatante». Ora l’ultimo allenamento di saluto, quindi la cena di fine stagione e il “rompete le righe”.

Un particolare ringraziamento a Danilo Lusso e a IdeaWebTv.it