Salvatore Burrai si svela: sul rettangolo verde, nei 45 minuti, contro il Conegliano, nobilitati da un perfetto assist per mandare in rete Saccani. E a parole. Sì, perché il metronomo originario di Sassari è uno dei colpi di mercato più significativi nella storia della Dolomiti Bellunesi. Ed è stato presentato in via ufficiale a Pian Longhi: «Il progetto e il profondo desiderio della società di portarmi qui – ha spiegato il 38enne centrocampista – hanno fatto la differenza. Sono contento e non vedo l’ora di cominciare».
PIEDI PER TERRA – Burrai è reduce da un campionato di B, a Mantova, con la fascia da capitano: «Ma il livello è alto pure in C. Personalmente, le sfide mi sono sempre piaciute. E questa è indubbiamente una bella sfida, inserita in una cornice ambiziosa. Qui trovo idee e organizzazione: con i piedi per terra, proveremo a dare il meglio. Porto la mia esperienza e il mio entusiasmo: anche per me, questo snodo rappresenta un’opportunità di crescita, in cui ho molto da imparare». La trattativa è nata circa due mesi fa: «Mi sono incontrato con il direttore sportivo, Jacopo Giugliarelli, e con il direttore dell’area tecnica, Simone Bertagno, ai quali ho specificato di aver rifiutato qualsiasi altra destinazione che non fosse la Dolomiti Bellunesi, qualora fossi andato via da Mantova. Conosco bene il territorio, avendo giocato per sette anni a Pordenone. E mi ha sempre affascinato. Non lo nego: è stato difficile lasciare Mantova, un luogo in cui ho trascorso due anni stupendi e intrecciato dei rapporti personali molto importanti. Ma la voglia di giocare e di dimostrare il mio valore ha prevalso su tutto».
PICCOLO SOGNO – Non nasconde la sia soddisfazione il ds Giugliarelli: «Il primo obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo intrapreso un simile percorso era legato al rispetto del senso di responsabilità, unito a una serie di valori da trasferire in campo, affinché la Dolomiti Bellunesi potesse consolidarsi in questa categoria. In che modo? Attraverso atleti e persone di spessore, come Salvatore Burrai. Ringrazio la proprietà e l’intera società perché ci ha consentito di realizzare un piccolo sogno: sembrava irrealizzabile, quando abbiamo iniziato a parlarne. E un ringraziamento va pure a Salvatore per aver creduto in noi: ci auguriamo che un professionista del suo calibro rappresenti solo il primo di una serie di eventi che ci permettano di evolvere».
VALORE AGGIUNTO – Il presidente Paolo De Cian lucida il suo proverbiale umorismo: «In termini di impatto e con i dovuti termini di paragone, per la nostra società è un colpo che ricorda quello di Giacomo Marangon. Un fuoriclasse con cui abbiamo poi vinto il campionato nell’arco di due anni – sorride -. E chissà che fra un paio di stagioni, con Burrai, non ci ritroviamo in Serie B… Scherzi a parte, Salvatore è un valore aggiunto, all’interno di una rosa molto giovane. Lo è anche come uomo». Sulla stessa linea di pensiero, Thomas Cossalter: «Per quanto mi riguarda, è un orgoglio condividere lo spogliatoio e il campo con un giocatore come Burrai. Garantirà esperienza e aiuterà ognuno di noi a crescere e a esprimerci meglio».