Skip to main content

Una valigia è pronta a partire dal territorio dolomitico e a volare dall’altra parte del mondo. Dentro, non ci sono solo scarpe con i tacchetti, magliette e pantaloncini. C’è il sogno di un ragazzo che, a vent’anni, porta con sé i colori di una provincia e la responsabilità di un’intera nazione. Louis Agosti, giovane centrocampista della Dolomiti Bellunesi, è stato convocato dall’Australia Under 20 per i Mondiali di categoria, in programma in Cile, dal 27 settembre al 19 ottobre. 

FRESCHEZZA – A Valparaíso, città che guarda l’oceano e respira calcio, gli australiani si giocheranno il loro destino in un girone da brividi: Italia, Argentina, Cuba. E, nel cuore di questa avventura sportiva, c’è lui, Agosti, con la sua freschezza e il suo entusiasmo. «Sono molto felice di essere stato convocato per una competizione così importante – racconta -. È sempre un onore rappresentare la mia nazionale e far parte del gruppo».

ESORDIO CON GLI AZZURRI – Louis parte oggi (domenica 14 settembre). Prima, un ritiro di dieci giorni, arricchito dai test contro Nigeria e Ucraina. Poi si inizierà a fare sul serio: «Sarà davvero bellissimo affrontare Italia, Argentina e Cuba – continua Agosti –. Durante il torneo vorrei dare un contributo tangibile alla squadra: cercherò di segnare qualche gol, mentre con il gruppo proveremo a superare la fase a gironi e ad arrivare il più lontano possibile». L’esordio è in programma domenica 28 settembre (ore 23 italiane) contro gli azzurrini del commissario tecnico Carmine Nunziata. 

DA LONTANO – Anche in questo periodo, comunque, nel cuore di Agosti rimarrà uno spazio speciale per la Dolomiti Bellunesi: «Auguro buona fortuna ai miei compagni per le prossime partite: mentre sarò via, li seguirò da lontano». E allora la storia si sdoppia: da un lato, la Serie C con un collettivo in lotta per affermarsi nel panorama professionistico. Dall’altro, il Mondiale Under 20, destinato a spalancare le porte della ribalta internazionale a un ragazzo che sta sbocciando all’ombra delle Dolomiti. Due viaggi paralleli, legati da un filo invisibile.