Il cartello dei lavori in corso è ben piantato. Ma il “cantiere” del settore giovanile legato alla SSD Dolomiti Bellunesi avanza già su buoni ritmi. E su prospettive di chiarezza e concretezza. Come conferma il responsabile tecnico del vivaio, Yari De Rossi: «Stiamo cercando di dare un taglio il più possibile professionale. In particolare, abbiamo previsto di supportare ogni staff tecnico delle squadre agonistiche con delle aree specifiche che spaziano dalle performance ai portieri, dalla sfera medica a quella psico-pedagogica».
A SEDICO – A proposito delle compagini agonistiche, graviteranno tutte nell’orbita di Sedico: «Gli Allievi avranno un allenamento in più a settimana, e saliranno quindi a quattro sedute, oltre alla partita. Un particolare occhio di riguardo verrà poi dedicato alla formazione dei tecnici: in questo senso, promuoveremo quattro riunioni al mese, una per ogni fascia d’età».
NUOVO CAMMINO – Fari puntati, inoltre, sull’attività di base: «Aumenteremo il monte ore in termini di allenamento e di gioco, con più partitelle e test match. Anche per farci conoscere maggiormente al di fuori dei confini provinciali». In generale, De Rossi è soddisfatto del periodo iniziale nell’ambiente dolomitico: «L’impatto si è rivelato positivo. Ci sono tante cose da fare, ma non è un problema. Soprattutto perché qui ho trovato grande disponibilità e un’ampia apertura a intraprendere un nuovo cammino. Ci sono persone motivate, flessibili, dinamiche. E questo rappresenta un ottimo punto di partenza».
APPARTENENZA – Fondamentale è la cura dei rapporti: «Parlando con le famiglie dei ragazzi, abbiamo notato con piacere il loro desiderio di far parte della SSD Dolomiti Bellunesi: vogliamo formare dei calciatori con un forte senso di appartenenza per una società che rappresenta la provincia. Calciatori che si identifichino non solo nel club, ma nel nostro modo di giocare, nella metodologia di allenamento, nei nostri valori. Insomma, l’obiettivo è quello di creare un ambiente in cui i giovani possano intraprendere un percorso sportivo di alto livello: sappiamo che solo una parte dei ragazzi approderà in prima squadra, ma lavoriamo per far sì che poi rimangano nel club con altri ruoli. E ne siano i primi tifosi».