VITTORIO VENETO – DOLOMITI BELLUNESI 3-2
GOL: pt 11’ e 18’ Sandra Sommariva; st 8’ Modolo, 15’ e 36’ Sovilla.
VITTORIO VENETO: Da Ronch, Zago (1’ st Bardahan), Fant, (20’ st Da Soller), Zandegiacomi, Guolla, Gallina, Tomio (26’ st Sordon), Modolo, Sovilla, Furlan, Salvador. Allenatore: Alessandro Cipriani.
DOLOMITI BELLUNESI: Squarcina, Borsoi, De Bastiani, De Betta (38’ st Decet), Rosson, De Zolt (38’ st Bogo), Bristot, Zancanaro (26’ st Gloria Sommariva), Cercenà (20’ pt Andolfatto), Sandra Sommariva, De Valerio. Allenatore: Francesco Pellicanò.
ARBITRO: Mattia Candeago di Belluno.
NOTE. Ammonita Modolo. Calci d’angolo: 2-7.
Qualcuno ricorda la finale di Istanbul? Ecco, qualcosa di simile è successo oggi a Vittorio Veneto. La SSD Dolomiti Bellunesi non è il Milan e di fronte non ha il Liverpool. Ma lo scenario dei 90 minuti va nella stessa identica direzione. Dolomitiche dominatrici del primo tempo, con controllo solido del match. Poi, bastano pochi minuti e le certezze svaniscono. Finale? Vince il Vittorio Veneto. È la terza sconfitta di fila per le ragazze di mister Pellicanò. E una riflessione va pur fatta.
LA CRONACA
Parte a razzo la SSD Dolomiti Bellunesi. Sandra Sommariva inventa il primo gol e dopo qualche minuto raddoppia. Al minuto 18 le dolomitiche sono avanti 2-0 e macinano occasioni su occasioni. Sui taccuini, al 45’, ne restano segnate 5 che più nitide non si potrebbe. Un controllo granitico del match che fa pensare ai tre punti. Invece…
Invece la ripresa parla una lingua completamente diversa. Il Vittorio Veneto entra in campo con gli occhi della tigre. E trova già all’8’ la rete che dimezza lo svantaggio. A quel punto le ragazze bellunesi si sciolgono e la squadra trevigiana pareggia. Non mancherebbero le occasioni per raddrizzare nuovamente il match, ma sono timide. E in quella più netta, l’arbitro ferma Sandra Sommariva per un fuorigioco inesistente. Alla fine, come a Istanbul, trionfa l’avversario, completando la rimonta: al 36’ Sovilla fa il 3-2.
«BISOGNA CAMBIARE ATTEGGIAMENTO»
«Siamo stati troppo leggeri. O ci mettiamo più determinazione, oppure buttiamo alle ortiche le partite, regalando punti agli avversari». Mister Pellicanò non si dà pace. Il “veleno” di un match dominato per 45 minuti e finito con un pugno di mosche in mano non si spegne certo al triplice fischio.
«Abbiamo subito la grinta delle avversarie. Bisogna cambiare atteggiamento. Riguarderemo il video della partita e cercheremo di ripartire dallo splendido primo tempo. Ma dopo tre sconfitte di fila dobbiamo fare una riflessione sul processo di crescita che dobbiamo chiedere a questa squadra».