Formazione dei tecnici, allenamenti condivisi, percorsi nelle scuole, radicamento sempre più profondo nel territorio: su queste direttive, la SSD Dolomiti Bellunesi intende sviluppare il lavoro nell’ambito del settore giovanile.
Lavoro che è impostato dal responsabile del vivaio, Ivan Da Riz, e dal responsabile tecnico, Yari De Rossi: «In questi giorni – spiega proprio Da Riz – stiamo parlando con tutte le persone che fanno parte dell’organico. Ed entro la prossima settimana definiremo gli staff delle squadre, le rose e la questione logistica».
A proposito di squadre, le selezioni agonistiche saranno cinque: si passa dagli Juniores nazionali (a tale proposito, nei prossimi giorni verrà comunicato il nome del nuovo allenatore), agli Allievi e Giovanissimi Élite, fino agli Sperimentali: «Senza considerare le sei squadre Esordienti. Due a Belluno, due a Feltre e altre due a Sedico, mentre per l’attività di base rimarranno attivi i tre poli, sempre a Belluno, Feltre e Sedico, con la stessa struttura e il medesimo numeri di formazioni».
Nel frattempo, i confini dolomitici si allargano: «Stanno aumentando le affiliazioni alla nostra società – conclude Da Riz – e questo non può che farci piacere. Vorremmo fungere da traino, ma soprattutto essere una risorsa per un territorio che intendiamo valorizzare, attraverso un lavoro improntato sulla qualità e la condivisione».
In questo senso, la SSD Dolomiti Bellunesi tiene a rimarcare la sua disponibilità al confronto e a mantenere aperto un canale di dialogo con qualsiasi interlocutore, smentendo quindi le voci che indicherebbero un disimpegno della società in determinate aree della provincia. Non è così: la realtà frutto della fusione tra Ac Belluno, Union Feltre e Union San Giorgio Sedico è nata per unire e includere, non certo per dividere.