«Era importante dare continuità ai risultati, ma non aver portato a casa il bottino pieno ci fa arrabbiare». A metà fra la soddisfazione per la prova di alto profilo e il rammarico per divisione della posta: vive sentimenti contrastanti, la SSD Dolomiti Bellunesi, dopo il pareggio (1-1) a Carlino contro il Cjarlins Muzane. E li vive soprattutto Stefano Mosca: «Dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno – spiega il terzino sinistro -. Siamo venuti in Friuli contro una squadra forte, costruita per rimanere in alto. La partita l’abbiamo fatta noi, creando molto e senza rischiare nulla. Il tutto su un campo difficilissimo. Anche se la rete subita è stata un po’ strana: la voglio rivedere e capire bene cos’è successo».
In ogni caso, il terzo pareggio stagionale è figlio di un’interpretazione della gara ai limiti della perfezione, se è vero che il bomber del campionato, Daniele Rocco, non ha avuto particolari chance e che davanti l’attacco dolomitico ha impensierito e non poco la retroguardia del Cjarlins: «Era il momento della verità – sono parole di Mosca -; lo abbiamo superato a pieno in termini di prestazione. Un po’ meno dal punto di vista del risultato».
Il quinto posto rimane lontano appena una lunghezza. E mercoledì 22, prima di “staccare” per una ventina di giorni e godersi le festività natalizie, i dolomitici sono chiamati ad affrontare l’ultimo turno del 2021. E il penultimo del girone d’andata. A Sedico (ore 14.30) contro lo Spinea, compagine neopromossa che naviga fra le acque agitate della bassa classifica: «Calma – frena Mosca – perché sulla carta non c’è mai nulla di facile».
Foto di Giuseppe De Zanet