Marco De Din è entrato a far parte dello staff legato alla SSD Dolomiti Bellunesi con il ruolo di massaggiatore. Ruolo che il nuovo componente dello staff interpreta a tutto tondo, non solo sul piano strettamente terapeutico: «Mi sento parte del gruppo di calciatori – afferma -. E adoro vivere a 360 gradi lo spogliatoio. Tanto è vero che, per i ragazzi, vorrei essere anche un amico e confidente».
CONFIDENZA – De Din tiene particolarmente alla cura dell’aspetto umano: «Quando i giocatori arrivano sul lettino dei massaggi, subentra spesso un momento di confidenza, a volte di vero e proprio sfogo. E tutto ciò che viene detto in quella situazione rimane tra me e il singolo atleta. Sono qui per offrire un aiuto. E un supporto extra, anche in chiave psicologica. Così, al di là del calcio, si creano rapporti che durano nel tempo».
PASSIONE – Un lavoro? Più che altro una passione: «L’ho intrapresa nel 2009, quando ho iniziato a collaborare con l’Union Ripa la Fenadora, in Promozione. E con il massaggiatore Denis Rech: il mio “maestro”. Da lì, i primi corsi di formazione e il lavoro sul campo e nello spogliatoio». Lungo il percorso di De Din, spiccano pure le esperienze all’Union Feltre, al San Giorgio Sedico e al Fiori Barp, oltre che negli Juniores nazionali della SSD Dolomiti Bellunesi. Senza considerare il conseguimento del diploma di massoterapia presso l’Accademia di Osteopatia AIFROMM: «Sono felice di essere tornato, anche perché ho legami profondi con il club dolomitico. Dal presidente Paolo De Cian al vice Nicola Giusti. Ringrazio la società per l’opportunità e la fiducia che mi hanno dato». Un ricordo particolare, De Din lo rivolge a Mauro De Menech, un dirigente che ha voluto fortemente la fusione: «Ci ha lasciati da poco. Con lui ho condiviso tanti anni: come calciatore del Ripa Pedavena e in panchina all’Union Ripa».
IMPATTO – Tornando all’attualità, il primo impatto si è rivelato positivo: «Mi trovo benissimo con i componenti dello staff. Sono tutti molto preparati, giovani e con grande passione. È stimolante lavorare con persone così professionali. Anzi, direi con dei professionisti veri e propri. Per quanto riguarda i calciatori, mi sembrano affiatati e in sintonia: si respira un bel clima. Ognuno è focalizzato sull’obiettivo, a conferma di quanto sia marcata l’impronta di mister Zanini e dei suoi collaboratori. Lo sappiamo: se si vogliono raggiungere determinati traguardi, è necessario che tutti remino dalla stessa parte». De Din è pronto a salpare verso l’annata 2024-2025: «Farò il possibile per essere una figura capace di legare il gruppo dei giocatori con quello dello staff tecnico».
Foto di Giuseppe De Zanet