Poteva essere l’eroe di giornata: un intervento decisivo, e d’istinto, sul destro a colpo sicuro di Buratto. Ma soprattutto il rigore parato a Giusti. E addirittura trattenuto a terra.
Lorenzo Lombardi ha messo in mostra le sue qualità da vero numero uno. Anche se nulla ha potuto sul tiro a giro di Addiego e sulla deviazione sotto porta di Giusti. E così il Campodarsego ha sconfitto la SSD Dolomiti Bellunesi (0-2) e fatto cadere il fortino del polisportivo: «In settimana abbiamo lavorato bene – afferma il portiere – ce l’abbiamo messa tutta. Sia nel primo, sia nel secondo tempo. Ma gli episodi contano. E poi ci sono pure gli avversari».
Si può discutere di qualsiasi aspetto, non dell’impegno sfoderato dai “blancos”: «Ogni minuto in cui siamo in campo chiunque dà il 110 per cento, lo posso assicurare. Il gruppo è valido e ci crede: di certo non ci tiriamo indietro».
Eppure sembrava che, dopo il penalty parato, l’inerzia del match potesse cambiare: «Ma nel momento in cui si sono avvicinati alla rete – prosegue l’estremo difensore – è incrementata la loro forza. Sono stati più bravi, evidentemente. Noi, però, abbiamo dato tutto».
Al di là del risultato, la prova di Lombardi è da incorniciare: «Un minimo di soddisfazione personale c’è, però avrei preferito vincere. I tre punti avevano la priorità assoluta. Cosa manca? È difficile dirlo, perché siamo tutti volenterosi. E ci mettiamo l’anima».
Foto di Giuseppe De Zanet