Quattordici. Sono i gol segnati e anche i punti in più in classifica della SSD Dolomiti Bellunesi rispetto al prossimo avversario: lo Spinea. Formazione neopromossa, è reduce dal pareggio interno nella sfida salvezza con l’Ambrosiana e, attualmente, occupa il quartultimo posto in graduatoria. Insomma, se il calcio fosse matematica, quella di domani (mercoledì 22, ore 14.30, allo stadio comunale di Sedico) dovrebbe essere una sfida dal pronostico chiuso. E invece è la classica gara-trabocchetto. Anche perché arriva alle porte della pausa natalizia.
INSIDIE – Per questo, mister Renato Lauria tiene tutti sulla corda. E invita a non abbassare la guardia: «L’impegno nasconde delle insidie, a maggior ragione quando tutto ciò che ruota attorno alla squadra suggerisce che la vittoria è cosa fatta. Non è così. È vero, i ragazzi stanno bene, ma quando affronti avversari impegnati nella lotta per non retrocedere, desiderosi di fare punti e muovere la classifica, di scontato non c’è nulla. Lo Spinea venderà cara la pelle e concederà pochi spazi, lo sappiamo. Basta un errore o una semplice disattenzione per complicare il quadro. Abbiamo il massimo rispetto per l’avversario».
DALLA CARTA AL CAMPO – Insomma, sulla carta la superiorità dolomitica è indiscutibile. Ma lo dovrà essere pure sul campo: «Abbiamo totalizzato 14 punti negli ultimi 7 confronti – prosegue Lauria -. Di conseguenza, 2 di media a partita. Un dato rilevante: fa capire che siamo sulla strada giusta. Anche se c’è ancora molto da fare». Ad alimentare la voce statistica ha contribuito l’1-1 di sabato scorso, in Friuli, con il Cjarlins Muzane: «Un pareggio figlio di una prestazione eccellente, specialmente nel primo tempo. Ma potevamo vincere e per questo, anche a distanza di giorni, siamo amareggiati. Ci è costata cara una piccola disattenzione».
ONESCU SQUALIFICATO – Tornando all’attualità, domani a Sedico mancherà il solo Daniel Onescu, squalificato: «Non guardiamo troppo lontano – conclude il tecnico della SSD Dolomiti Bellunesi – e procediamo a piccole tappe. Ora la priorità è battere lo Spinea. In generale, serviva tempo per trovare gli equilibri e perfezionare i meccanismi all’interno di una squadra nuova e di una società appena creata. Tempo, sì. E un pizzico di fortuna. Ma quella bisogna andarsela a cercare».
Foto di Giuseppe De Zanet