È la squadra forte del campionato. Lo dicono i numeri.
Ma non è imbattibile. E questo lo dice il campo.
L’Arzignano è in testa al campionato di serie D dalla prima giornata di campionato: ha qualità, profondità d’organico, è molto ben allenata (da Giuseppe Bianchini). Vanta il miglior attacco del girone (46 reti segnate nello spazio di 19 partite) ed è uscita sconfitta dal campo in una sola occasione: a Mestre, lo scorso 31 ottobre. In casa, invece, ha raccolto 24 punti sui 30 disponibili.
Insomma, domenica la SSD Dolomiti Bellunesi affronterà un’autentica corazzata. E, per di più, in trasferta. Ma la gara è tutta da giocare. E il gruppo di mister Lauria non ha intenzione di recitare il ruolo di sparring partner: al contrario, punta a strappare un risultato positivo. In questo senso, la gara d’andata insegna che quando c’è di mezzo una squadra con carattere e valori (anche) morali, come quella dolomitica, nulla è impossibile. Perché Corbanese e compagni erano riusciti nell’impresa di riacciuffare la prima della classe per due volte (da situazioni di 0-1 e 1-2) e in doppia inferiorità numerica, dopo le espulsioni rimediate da Petdji e Onescu. Poi era arrivata la doccia gelata in zona Cesarini, con la rete del definitivo 2-3 su azione da corner, segnata da Bigolin.
La sostanza, però, non cambia: i dolomitici hanno le carte in regola per provare a impensierire l’Arzignano, che peraltro ha vinto solo una delle ultime quattro partite disputate. Vale la pena crederci. E non è un puro esercizio motivazionale.