Questa volta non ci sarà alcun anticipo casalingo. La SSD Dolomiti Bellunesi gioca regolarmente di domenica, come da calendario. Attenzione all’orario, però. Alla luce del ritorno all’ora solare, il fischio d’inizio verrà dato con 30 minuto d’anticipo rispetto al solito: di conseguenza, alle 14.30.
Al polisportivo, la tavola è apparecchiata per un vero e proprio big match: perché i ragazzi di Renato Lauria riceveranno il Campodarsego. Un avversario che condivide con i “blancos” lo stesso scalino della graduatoria (il quarto) e gli stessi punti: 10, frutto di tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Le uniche differenze? Il numero di gol segnati (cinque in più per Corbanese e compagni) e di quelli subiti (anche in questo caso la differenza è di cinque segnature, ma a vantaggio dei padovani).
«Premesso che noi giochiamo per vincere ogni partita – sono le parole del direttore sportivo, Marco Conte – è evidente che la sfida col Campodarsego potrebbe darci uno slancio importante. Non solo per la classifica, ma soprattutto in termini di fiducia e autostima. Infilare il quarto risultato utile consecutivo non sarebbe un aspetto secondario».
Al netto di qualche situazione ancora da perfezionare: «Soffriamo un po’ le situazioni da palla inattiva. Durante la settimana, in realtà, ci lavoriamo parecchio. Ma evidentemente dobbiamo lavorare ancora di più. Vanno tolti al più presto alcuni piccoli difetti o rischiamo di riaprire gare che sono già chiuse. Come è avvenuto domenica scorsa contro il San Martino Speme».
Nel frattempo, la SSD Dolomiti Bellunesi saluta il giovane esterno, classe 2003, Niccolò Rubbi: «È un ragazzo che poteva darci una mano, ma si è infortunato subito e ha avuto qualche problemino di ambientamento. Se verrà rimpiazzato? No, almeno per ora non arriverà nessuno: nell’eventualità attingeremo dalla nostra formazione Juniores, che si sta così ben comportando in campionato».
Foto di Giuseppe De Zanet