ESTE-DOLOMITI BELLUNESI 2-1
GOL: pt 43’ Faraon; st 17’ Postal su rigore, 42’ De Toni su rigore.
ESTE: Braggion, Ciccone (st 12’ Cogo), Gavioli, Stringari, Franzolin, Gori (st 1’ Santi), De Toni, Guizzo, Postal, M. Toniolo (st 37’ Ricco), Nicolosi (a disposizione: Zanella, Beshop, Gunea, Zabarella, Sartorelli, Stellin). Allenatore: C. De Martini.
DOLOMITI BELLUNESI: Canova, Poggiato, Vieceli, Filippin, Garbuio, Rech, Cortina, Piazza, Ballestin, Faraon, F. Toniolo (st 25’ Prest) (a disposizione: Dal Canton, Triolo, Ticli, Buoso, De Pellegrin, Molin, Rossi, Spagnol). Allenatore: I. Da Riz.
ARBITRO: Adis Kurti di Mestre (assistenti: Falvius Costel Condrut e Lorenzo Tesello di Castelfranco Veneto).
NOTE. Ammoniti: Piazza, Nicolosi, Gavioli. Angoli: 11-3 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 6’.
Dischetto avvelenato. E per due volte. Perché è proprio dagli 11 metri che matura l’eliminazione dai playoff della SSD Dolomiti Bellunesi. Un vero peccato: a Este, contro un avversario di caratura, i ragazzi di Ivan Da Riz sfoderano di una prova di alto spessore tecnico, tattico e caratteriale. E chiudono in vantaggio la frazionale d’avvio. Poi, però, nella ripresa, gli episodi hanno il sapore della condanna. E al turno successivo accede la compagine padovana. Anche se i dolomitici salutano a testa altissima un’annata ampiamente positiva.
La SSD Dolomiti Bellunesi spinge fin da subito e va vicina al bersaglio con due atleti nel giro della prima squadra Faraon (ruba palla sulla trequarti e calcia fuori di poco) e Francesco Toniolo, il cui colpo di testa è parato da Braggion. Ma la rete è nell’aria e matura a 3’ dall’intervallo, quando Cortina salta tutti e serve un delizioso pallone arretrato, su cui si avventa il solito Faraon, che non perdona.
La gara è incanalata sul binario auspicato, ma deraglia nella ripresa, nel momento in cui l’Este usufruisce del primo penalty: fallo di Garbuio e Postal trasforma al 17’. Si va ai supplementari? No, perché a 3’ dal gong l’arbitro vede un fallo di mano in area (coinvolto ancora Garbuio) e concede per la seconda volta la massima punizione ai padroni di casa: dagli 11 metri, De Toni è glaciale.
Ai dolomitici rimangono gli applausi. E un po’ di inevitabile amarezza. Soprattutto alla luce della splendida prova offerta in terra padovana.
Foto di Giuseppe De Zanet