DOLOMITI BELLUNESI-SARONECANEVA 0-1
GOL: pt 32’ Canzi.
DOLOMITI BELLUNESI: Squarcina, Borsoi, De Betta (11’ st Facchin), De Bastiani, Rosson, Cappellano (14’ pt Cercenà), Bristot (30’ st De Cet), Zancanaro, Bogo (45’ st De Zolt), Sommariva, De Valerio. Allenatore: Francesco Pellicanò.
SARONECANEVA: Ferroli, Perisinotto, Gerlin (44’ st Donolo), Leonarduzzi, Polese, Selvaggi, Perin, Lucato, Canzi (33’ st Moro), Bottacin, Lot. Allenatore: Silvia Cerrato.
ARBITRO: Mauro Tribelli di Castelfranco Veneto.
NOTE. Ammonite: Rosson, Moro, Perin. Calci d’angolo: 3-2.
Perdere così fa male. Malissimo. La SSD Dolomiti Bellunesi sbatte addosso a un avversario scorbutico e un arbitraggio rivedibile, sul campo di Libano di Sedico. Perde per infortunio tre ragazze e, nonostante un secondo tempo giocato con il coltello tra i denti, non riesce a portare a casa un pareggio che sarebbe stato meritatissimo.
PRIMO TEMPO REGALATO
La prima frazione di gioco è già maledetta. La squadra non è al meglio fisicamente, e mister Pellicanò deve fare i conti con una panchina acciaccata. Dopo poco più di 10 minuti di gioco, perde per un risentimento muscolare anche Roberta Cappellano.
Il centrocampo fatica a girare come sa fare di solito. E poco dopo la mezzora basta un retropassaggio molle per regalare al Saronecaneva il gol che decide la partita. Lesta e cinica, Canzi deposita alle spalle dell’incolpevole Squarcina.
IL RUGGITO DELLA RIPRESA
Ma il match è tutt’altro che in discesa per la squadra ospite. Al rientro dalla pausa, il Saronecaneva si ritrova di fronte una SSD Dolomiti Bellunesi trasformata. E poco importa se Pellicanò perde per infortunio anche De Betta. Perché le ragazze bellunesi imprimono un altro ritmo al match. Fino a cogliere una traversa che grida vendetta.
Avversarie in trincea e dolomitiche all’arrembaggio. A 8’ dal termine Sommariva piazza un diagonale velenosissimo: solo il riflesso felino di Ferroli evita l’1-1.
Da segnalare un brutto scontro alla mezzora della ripresa, con Ilenia Bristot (in foto) messa ko da un colpo proibito al volto. La centrocampista rimane a terra cinque minuti e deve ricorrere alle cure mediche.
«IMPARIAMO DA SCONFITTE COME QUESTA»
«Una partita nata male e finita peggio» commenta a fine gara mister Pellicanò. «La coperta era corta e abbiamo regalato il gol all’avversario. Ma non posso tacere sull’operato dell’arbitro: ci ha negato due rigori e non ci ha fischiato neppure falli evidenti subiti».
Eppure, al di là del risultato, Pellicanò non butta tutto. Anzi. «Le ragazze vanno elogiate per quanto mostrato. Hanno giocato un grande secondo tempo e meritavano sicuramente il pari. La reazione messa in campo nella ripresa è la base da cui ripartire domenica prossima. Queste partite devono farci riflettere e maturare».