Il suo gol ha spianato la strada verso il successo: il primo in campionato. Un gol di stordente bellezza e per di più decisivo: l’autore? È un ragazzo che da giovane promessa è diventato ormai una certezza. E lo è già da tempo: Filippo De Paoli, una delle note più liete di questo avvio di stagione della SSD Dolomiti Bellunesi. «La sfida col Levico Terme? L’avevamo preparata molto bene in settimana – spiega Filippo -. C’era grande determinazione, unita a una profonda voglia di vincere. A maggior ragione dopo la sconfitta in Coppa Italia contro lo stesso avversario».
BOLIDE – Il suo bolide di destro si è insaccato sotto la traversa e ha ristabilito le distanze, in seguito al momentaneo pareggio firmato dal solito Sinani, su rigore: «Abbiamo fatto vedere chi siamo. E che siamo pronti per il campionato. Bravi noi a metabolizzare il ko della settimana precedente e a ripartire. Abbiamo spinto sull’acceleratore ogni giorno di preparazione: dal martedì al venerdì».
MENTALITÀ – I piedi rimangono comunque piantati a terra, anche con i primi 3 punti in saccoccia e il 4-1 stampato ai trentini: «La vittoria non cambia nulla. Abbiamo i nostri obiettivi, cerchiamo di rispettarli e guardiamo avanti per vincere ancora. Sempre con la mentalità giusta».
POSIZIONE – Dietro le punte, a tutta fascia o largo a sinistra nel tridente offensivo, cambia poco: «La posizione in campo la decide il mister. Giocare davanti mi piace, ma in generale mi adatto a qualsiasi ruolo». De Paoli è carico a pallettoni: «Nella scorsa stagione, a Monza, sono rimasto fermo quattro mesi per infortunio. E onestamente non vedevo l’ora di ricominciare». Da fuoriquota a pedina chiave dello scacchiere, il passo può essere breve. Specialmente con la serietà, l’impegno e le qualità di questo ragazzo, non ancora ventenne.
Foto di Giuseppe De Zanet