CJARLINS MUZANE-DOLOMITI BELLUNESI 1-2
GOL: pt 28’, Sina, 31’ Perez; st 33’ Donato.
CJARLINS MUZANE: Barlocco, Zilli, Zamaro, Schugur (st 11’ Porcaro), Loi, Fracarossi, Lozer (st 1’ Medeot), Ancona (pt 23’ Donato), Michelin, Abdoulai (pt 35’ Cambi, st 16’ Braida), Malisan. Allenatore: A. Tormena.
DOLOMITI BELLUNESI: Di Tommaso, Triolo, Capacchione, Nwoke, Zanolla, Breda, Ticli, Perez (st 30’ Buoso), Rossi (st 40’ Cappellin), Sina, Gallio (st 25’ Filippin). Allenatore: M. Campaner.
ARBITRO: Gian Luca Vriz di Tolmezzo (assistenti: Emanuele Cecchia di Tolmezzo ed Emanuele Chianese di Udine).
NOTE. Ammoniti: Sina, Cambi, Di Tommaso, Loi.
Cambia la competizione, cambia pure la fascia d’età. Ma non le squadre. E tantomeno il risultato: 1-2. Dalla Coppa Italia di serie D all’ottava giornata del campionato nazionale Juniores, la storia si ripete: la SSD Dolomiti Bellunesi supera il Cjarlins Muzane a domicilio. E se il successo di mercoledì scorso valeva la qualificazione ai sedicesimi, questo permette ai ragazzi di Campaner di lasciarsi alle spalle le due sconfitte in sequenza. E di riprendere il cammino verso l’alta classifica. Ancora una volta è decisivo Alehandro Sina, autore di un gol e un assist.
Dopo una partenza un po’ contratta, i dolomitici spezzano l’equilibrio grazie a una splendida azione personale del loro numero 10: Sina parte dalla sinistra, converge verso il centro e scarica un rasoterra su cui il portiere friulano non può arrivare. Passano appena 3’ e lo stesso fantasista serve un assist perfetto a Perez, che nel cuore dell’area di rigore non si lascia pregare e insacca il pallone del raddoppio.
Nel resto del match, capitan Triolo e compagni conducono in maniera autorevole le operazioni, soffrendo il minimo indispensabile: in particolare negli ultimi 10’, quando un’ingenuità difensiva rimette in pista il Cjarlins, che accorcia con il neo entrato Donato.
Ma i tre punti non sono mai realmente in discussione. E la SSD Dolomiti Bellunesi riesce così a salire a quota 15: quota che vale l’aggancio al Montecchio Maggiore, sul sesto scalino della graduatoria, mentre la seconda piazza è a sole due lunghezze di distanza.
Foto di Giuseppe De Zanet