Ha diciannove anni, è fiorito nel vivaio del Pordenone e, nell’ultima annata, si è rivelato una pedina quasi inamovibile in uno scacchiere di serie D, come quello della Luparense: basti pensare che ha totalizzato 31 presenze, 29 delle quali da titolare. Ed era al debutto in prima squadra. Insomma, un giovane già pronto e maturo: è Alessandro Cucchisi, un atleta sul quale la SSD Dolomiti Bellunesi ripone la massima fiducia. «Qui trovo una squadra ambiziosa – afferma – competitiva, con obiettivi importanti e la volontà di far crescere i giovani».
BRACCETTO – Cucchisi, in passato, ha pestato varie zolle del campo: «Sì, ho ricoperto più di un ruolo. Nelle giovanili agivo da mezzala e terzino, poi alla Luparense facevo il “quinto” di difesa e qualche partita da “braccetto”». Ovvero, il difensore (di destra o sinistra) di una retroguardia a tre: «Le mie caratteristiche principali? Lo spirito di sacrificio e la corsa».
DA CORDENONS AI “RAMARRI” – Dal punto di vista calcistico, i primi passi li ha mossi nella squadra del suo paese, Cordenons. Ma le qualità del ragazzo non sono passate inosservate. Al contrario, hanno catalizzato l’attenzione del Pordenone. «In neroverde sono rimasto fino alla Primavera, per poi approdare a San Martino di Lupari». Il resto è storia recente. Una storia che ora ha l’impronta dolomitica: «Spero sia una stagione ricca di soddisfazioni. Ci concentreremo su ogni singola partita con l’obiettivo di raggiungere grandi risultati e di dare sempre filo da torcere agli avversari. Per quanto mi riguarda, cercherò di offrire il meglio per aiutare la squadra».
Benvenuto Alessandro.