Il professionismo? Vuole riprenderselo a “casa sua”. Dopo averlo accarezzato a Bologna, dove ha giocato e vinto con la Primavera, Alex Cossalter continua a tenere in alto lo sguardo, la testa. E le ambizioni. Ora che gli infortuni e i problemi fisici sono finalmente alle spalle, il ventunenne sbocciato nell’Union Feltre è tornato con un notevole carico di esperienze. E ha sposato senza tentennamenti il progetto della SSD Dolomiti Bellunesi. Anche perché, lì davanti, è in buona compagnia. E può divertirsi, oltre che divertire: «Il tridente con Corbanese, Raimondi e il sottoscritto? Di sicuro è “sostenibile”. E lo abbiamo dimostrato sia a Carlino contro il Cjarlins Muzane, sia a Porto Tolle col Delta. Non ho problemi a sacrificarmi, stando più defilato a destra. L’importante è giocare e aiutare la squadra».
DOPPIETTA – Cossalter ha inciso in maniera profonda nella trasferta di Cattolica. Entrando dalla panchina, ha messo a segno una pregevole doppietta: «In generale, valuto positivamente la prima parte di stagione. In classifica, siamo agganciati alle prime e abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Il gruppo è valido e, in particolare nell’ultimo periodo, abbiamo trovato un buon equilibrio. Dobbiamo continuare così. Sì, sono contento pure a livello personale: sono riuscito a ritagliarmi il mio spazio, anche se mi auguro di segnare qualche gol in più. In ogni caso, nelle sfide più recenti, ho comunque procurato un rigore e servito degli assist».
ESPERIENZA DI VITA – Bologna è ancora nel cuore, e nella mente, di Alex: «Una bellissima esperienza, soprattutto di vita. Ti avvicini a un mondo che da piccolo potevi al massimo sognare. Da solo, lontano da casa, ho assaporato emozioni intense. In più, abbiamo vinto la Supercoppa, il campionato e la Viareggio Cup». Il talento dolomitico ha condiviso campo e spogliatoio con elementi già pronti per il calcio che conta: «In Primavera, con me, c’era Musa Juwara, il ragazzo del Gambia che ha segnato un gol a San Siro contro l’Inter. Poi Cangiano, entrato nell’orbita della prima squadra, Mazza e Koutsoupias, ora alla Ternana, Tommaso Cassandro, attualmente al Cittadella. E Dimo Krastev, che ha esordito con la sua nazionale bulgara in una partita delle qualificazioni ai Mondiali contro l’Italia». Non è da tutti alzare la Viareggio Cup, una sorta di Champions in ambito giovanile: «La finale rimarrà indimenticabile. Oltre ad aver vinto e segnato, ho ricevuto il premio di capocannoniere. È stato l’apice della mia esperienza al Bologna».
AI VERTICI – Ma il presente parla dolomitico: «In questo senso, l’obiettivo è di rimanere il più possibile attaccati al vertice, perché le potenzialità ci sono. Non vogliamo mollare la zona playoff. Anzi, speriamo di migliorare l’attuale quinto posto». Sempre verso l’alto, quindi. A conferma che Alex non sfida solo gli avversari sul rettangolo verde, ma anche la legge di gravità.
Foto di Giuseppe De Zanet