Professionalità, formazione, qualità. E fisioterapia. Sono termini rivolti al femminile. Come al femminile è una componente legata allo staff tecnico della SSD Dolomiti Bellunesi: Laura Dal Molin. La quale rispecchia in pieno tutti gli aspetti citati in precedenza: è una professionista riconosciuta oltre i confini provinciali e regionali, ha un bagaglio di conoscenze garantito da un brillante percorso di studi, svolge il proprio ruolo in maniera impeccabile. Ed è la fisioterapista della prima squadra. «Sono contenta di essere tornata in provincia – afferma proprio Dal Molin -. Sì, tornata. Perché lavoravo a Bolzano (sponda Virtus). Ma conoscevo già l’ambiente, essendo stata a Feltre».
CONFRONTO – Classe 1991, laureata a Ferrara e con un Master in Fisioterapia sportiva, è una pedina chiave nella realtà dolomitica: «Sono a stretto contatto con gli atleti. In questo senso, mi occupo del recupero dagli infortuni, valuto i diversi problemi fisici, in fase acuta e non. E mi confronto con il preparatore atletico (Nicola Carazzai) rispetto al momento in cui un giocatore può rientrare sul rettangolo verde. Di fatto, seguo in prima persona la parte pre-campo. Anche se, in generale, il nostro è un lavoro d’insieme».
STESSA LINEA – Avere un buon rapporto con gli allenatori e i calciatori è fondamentale: «L’intero staff deve essere sempre sulla stessa linea di pensiero e ragionamento, in modo da organizzare al meglio il piano di lavoro. Per quanto riguarda gli atleti, è importante conoscerli e capire come vivono il problema fisico che di volta in volta si presenta: nessun dubbio, una conoscenza diretta aiuta davvero. In generale, rappresento una sorta di figura di mezzo tra lo staff e la squadra».
DALLA SPAL ALLE DOLOMITI – Gli sbocchi a livello calcistico non sono casuali: «Questo è lo sport che mi ha offerto le maggiori possibilità quando ero una fisioterapista alle prime armi. Ho iniziato con le squadre dilettantistiche e nel settore giovanile della Spal. E mi sono trovata subito molto bene. In più il calcio mi piace, lo seguo parecchio anche al di là della mia professione». L’ambiente “pallonaro”, quindi, non è poi così maschilista come a volte viene ritratto: «Un pochino lo è – conclude la fisioterapista – ma personalmente non ho mai avuto difficoltà sotto questo profilo. A maggior ragione alla SSD Dolomiti Bellunesi: qui mi trovo benissimo».
Nel frattempo, prosegue la preparazione in vista del prossimo impegno in serie D: sabato, in anticipo (ore 14.30), i ragazzi di Renato Lauria affronteranno in trasferta il Cjarlins Muzane.
Foto di Giuseppe De Zanet