Andata e ritorno, nel segno della fusione.
Era il 1997 quando un giovane calciatore indossava la maglia gialloblù del Belluno e calcava i campi di Prima categoria. Poi l’addio, in seguito al matrimonio calcistico tra il club del capoluogo e il Ponte nelle Alpi.
Addio? No, era solo un arrivederci alla provincia dolomitica. Perché, a distanza di un quarto di secolo, Luigi Zanon compie il percorso inverso e torna in territorio bellunese. Per lo stesso motivo che lo aveva spinto a imboccare altre vie, a ridosso del Duemila: un motivo chiamato fusione.
Zanon, infatti, approda alla SSD Dolomiti Bellunesi: appese le scarpette al chiodo, è ora uno stimato allenatore. Ed è stato chiamato per guidare gli Allievi Sperimentali del 2007.
Classe 1979, è originario di Follina e laureato in Scienze motorie all’Università di Udine. Nel suo percorso spiccano diverse esperienze da preparatore atletico (perfino nel basket, nel calcio a 5 e nel tiro con l’arco, sport in cui ha seguito la Nazionale italiana paralimpica), oltre che da allenatore di settore giovanile e collaboratore tecnico in prima squadra: per esempio a Cordenons, dove ha vinto i playoff ed è stato promosso in Eccellenza. E a Vittorio Veneto, da spalla di mister Giuseppe Ton.
«Ho scelto la SSD Dolomiti Bellunesi – afferma proprio Zanon – perché sono in sintonia con il responsabile del vivaio, Ivan Da Riz, e perché sentivo il desiderio di rimettermi in gioco. In più, il calcio mi piace, è una passione e vorrei trasmetterla pure ai ragazzi. Spero di creare un bel gruppo e, soprattutto, il senso di appartenenza».